Nato a Milano il 6 marzo 1850, morto nella stessa città il 16 gennaio 1930. All'Accademia di Brera, dove si forma sotto la guida di Giuseppe Bertini, è premiato con numerose medaglie; nel 1877 vince il concorso Fumagalli con un quadro storico, genere da lui prediletto insieme alla pittura di paesaggio. Dà prova anche di un’'eccellente abilità acquerellista e incisoria, attività che rivelano suggestioni derivategli dall’'amico Tranquillo Cremona e da Luigi Conconi. Partecipa a importanti esposizioni: nel 1880 a Torino (Colloquio di Clemente VII con Carlo V ai danni di Firenze), nel 1881 a Milano (Una nevicata), nel 1883 a Milano (Un battesimo e due ritratti) e a Roma (Interno di San Marco; Circus romanus, Tranquillo Cremona sul letto di morte; Ottobre; Tramonto), nel 1886 a Milano (alcuni acquarelli), nel 1888 a Monaco di Baviera, suscitando qualche interesse anche nella stampa estera. Espone più volte alle permanenti di Milano e di Torino e alle Biennali di Venezia (Ritratto e Amor materno). Diverse opere figurano nelle collezioni della Galleria d’Arte Moderna di Milano, tra le quali L’'arresto di Fra Girolamo Savonarola (1881), dono del pittore stesso, un Ritratto di Tranquillo Cremona (1877) e Tranquillo Cremona sul letto di morte (1878), entrambi esposti alla mostra celebrativa Tranquillo Cremona e gli artisti lombardi del suo tempo (Pavia 1938), una serie di dodici acquarelli su carta con figurette di menestrelli e dame, caratteristici del repertorio dei seguaci del Cremona, in cui si manifesta la sua gentile vena di colorista, in genere più controllata e sincera nei paesaggi. Esegue anche alcune acqueforti, non firmate, in una maniera che si pone fra quella di Luigi Conconi e quella dello scultore Giuseppe Grandi, e alcune miniature, una delle quali, raffigurante una Testa di fanciulla (oggi nella Collezione Turri di Milano), è esposta alla Permanente di Milano nel 1908.