Nato a Milano il 6 maggio 1857, morto a Monza l'11 ottobre 1931. Fu allievo del padre Paolo, valente professore di disegno, e dell'Hayez all'Accademia di Brera, risentendo anche l'influenza di Mosè Bianchi, suo zio. Nel 1881 ebbe il suo primo successo con Primavera e, risentendo anche l'influenza di Mosè Bianchi, suo zio, dopo un primo periodo dedicato al quadro di genere, produsse con grande successo paesaggi, partecipando a tutte le manifestazioni d'arte di Milano, Roma, Torino, Palermo, Genova, Firenze, Verona, Venezia, Parigi, Londra, Monaco, Barcellona, Berlino, Nizza, Buenos Aires. Seguirono poi i suoi paesaggi riproducenti per lo più le suggestive bellezze del parco di Monza: Bosco d'estate, attualmente nella Galleria Nazionale di Roma; Nella valle e Quiete del lago, acquistati da Umberto I e Ultimo inverno, acquistato da Vittorio Emanuele III; Bosco, nella Galleria d'Arte Moderna di Milano; ove sono anche Inverno e La pioggia; Paesaggio nella collezione Turri di Milano; Carpini, nella Galleria di Brunswick; Vigilia di Natale; Amar riscalda; La roggia; Buon cuore; Solitudine; Sera d'inverno; Verso la notte; Ritorno dal pascolo; Foglie morte, ora di proprietà della famiglia Cambiaghi di Monza, col quale nel 1910 vinse il premio Principe Umberto. Fu premiato all'Esposizione di Parigi del 1889 e all'Esposizione di Barcellona del 1892. Nel 1909, colpito in istrada da un giocattolo infantile, dovette essere privato di un occhio, ed in seguito, malgrado la disgrazia, con nuova lena continuò la sua ascesa nell'arte per la quale visse, dimostrandosi degno delle gloriose tradizioni artistiche della sua famiglia. Fu membro dell'Associazione italiana acquafortisti e incisori. Esegui su rame, all'acquaforte, alcune vedute di Milano, e visse sempre a Monza.