Allievo di Luxardo, Tullio Quinzio, Lorenzo Massa e Alfredo Luxoro. Da un'iniziale pittura a carattere tradizionalista rivolse la sua attenzione a quegli artisti che sembravano prevedere i grandi cambiamenti che, di lì a poco, si sarebbero poi realizzati in campo internazionale. Si riferì a Nomellini, Previati, Merello, Cominetti. Già in un'opera eseguita nel 1912, "Bambini che pescano", risolta, pittoricamente, in maniera vicina al Luxardo, il Canegallo dimostrerà una chiara tendenza ad assimilare i dettami del divisionismo. Ciò si concretizzerà nell'esecuzione del dipinto "Ragazzo ardimentoso" eseguito con una tecnica divisionista a puntini. Nel 1915 realizzerà l'opera "Carnevale", dove appaiono chiari i riferimenti alla pittura di Cominetti e Nomellini. In questo dipinto il colore, a puntini, si dispone in maniera concentrica, anticipando quelle che saranno le sperimentazioni future dell'artista. L'incontro per lui determinante avvenne a Milano nel 1914, dove conobbe il pittore Romolo Romani. Come lui, Canegallo organizzerà 1 esecuzione della sua opera in cicli e passerà ad una pittura simbolico-scientifica, basata su schemi geometrici, tendente ad approfondire lo studio delle irradiazioni della luce. Fra le sue principali esposizioni ricordiamo quella di Roma nel 1920, dove presenterà 50 opere presso il foyer del teatro Argentina. Tale mostra verrà, poi, ripetuta nello stesso anno a Genova, presso il Teatro Carlo Felice. Esporrà nel 1925 a Parigi, Galerie La Boetie. Grande retrospettiva a Genova, presso la Galleria Rotta, nel 1968 e a Milano nel 1978. Sue opere si trovano presso la Galleria d’Arte Moderna di Genova Nervi, e la Collezione Mitchell Wolfson Jr., Genova.

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