Nato a Maiori, in provincia di Salerno, il 10 luglio 1845 e morto nella stessa città il 2 agosto 1924. Figlio del pittore maiorese Luigi, studia Regio Istituto di Belle Arti di Napoli con Tommaso De Vivo e all'Accademia Romana di San Luca con Cesare Fracassini. Tornato a Napoli si avvicina alla pittura di Filippo Palizzi e Domenico Morelli. Il suo primo lavoro è Il catechismo al villaggio, esposto alla Mostra Nazionale di Napoli del 1877. Stabilitosi intorno al 1880 a Maiori, si dedica alla pittura di paesaggio, ai soggetti di genere e al ritratto (Vecchio marinaio, Giulianova, Pinacoteca Civica Vincenzo Bindi). Nella maturità, anche con l'acquerello, realizza paesaggi della costiera amalfitana e interventi decorativi nelle chiese della regione (a Casal Velino, Cava de Tirreni, Fisciano e Maiori). Fra il 1875 e il 1896 prende parte a numerose mostre a Napoli (1867, Ozio, vizio e lavoro, 1877, Il catechismo al villaggio), a Torino (1884, Vivo Re!, Napoli, Museo di Capodimonte), a Genova e a Roma (1883, Lincasso dei limoni in Majori). Tra i suoi quadri principali presentati in esposizioni italiane ed estere si ricordano: La zingara a Maiori, Sirena maiorese, Cincinnato, Una ritirata precipitosa, Giornata d'inverno, II supplizio di Tantalo, È lui che viene, Si spiega da sé, Case pescherecce, Fermata piacevole, Dolce scambio, Passe-partout, II venditore di statuette, La spiaggia di Maiori durante l'imbarco dei limoni, Gioie domestiche, Mezza figura, Lamo incagliato, Nevicata, Curiosità, Scene di famiglia. Altre sue opere sono conservate presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli (Il Duomo di Amalfi) e la Pinacoteca Provinciale di Palazzo Pinto a Salerno.
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