Nato a Reggio Emilia il 1 luglio 1838 e morto nella stessa città il 16 gennaio 1920. Apprende la pratica pittorica prima all’'Accademia di Belle Arti della propria città natale, sotto la guida di Prospero Minghetti, poi, dal 1858, presso quella di Bologna. Ottenuto un sussidio dall’'istituto Ferrari-Bonini di Bologna, si reca a Firenze nel 1859 per perfezionarsi alla scuola del nudo di quella Accademia, dove gli è assegnato il primo premio. Risale ai primi tempi del soggiorno fiorentino (1859-1866) il matrimonio con Maria Mazzieri, giovane modenese di origine contadina. Nel 1866 si ritira nella sua città natale, dove dal 1882 al 1907 sarà direttore della Regia Scuola di Disegno per gli Operai di Reggio Emilia. Dedito alla studio dal vero, si perfeziona nei soggetti di genere di ambientazione interna ispirati alla vita contadina di Montecalvo. Produce molti quadri che, inviati a Vienna (Esposizione Universale del 1873, dove è premiato con Il bagno), Monaco di Baviera (è presente per tre volte alle Esposizioni Internazionali: nel 1888 con Lieta sorpresa, La prima fumata, In cucina, nel 1889 con Intimità e Una catastrofe, nel 1900 con La pace domestica) e Berlino (Esposizione internazionale del 1891: L’ospite annunciato), hanno larga diffusione nel resto d’Europa e negli Stati Uniti d’'America. Oltre a Milano, Napoli e Parma, prende parte alle mostre internazionali di Londra dal 1877 al 1881, Boston, Bruxelles, Anversa, Liverpool, Vienna, Monaco e Parigi, riscuotendo grande successo. Nel 1873 è nominato da Vittorio Emanuele II cavaliere dell’'Ordine della Corona d’'Italia. Nel 1889 costituisce insieme a sei concittadini la Società reggiana per l’'Africa, nell’'ambito della politica coloniale agricola del governo Crispi in Eritrea; a questo scopo nel dicembre dello stesso anno compie una spedizione nella zona di Keren. Al suo ritorno esegue alcuni paesaggi: Tramonto d’Africa, Notturno a Seganeti e Effetti di luna a Porto Said (Reggio Emilia, collezione Bagnoli). E’ anche autore di diversi ritratti - Autoritratto, Ritratto di A. Levi, Ritratto della signora Minghetti Nobili (Reggio Emilia, Musei civici) e di alcune decorazioni ad affresco con nature morte, animali e fanciulli di una sala della villa Levi in via Fontanelli e della sala da pranzo della propria casa in piazza Fontanesi a Reggio. Socio onorario di molte accademie, è anche consigliere comunale (1889) e poi primo sindaco socialista di Reggio (1900-1902), consigliere della commissione direttiva dei Musei Civici, presidente della Congregazione di Carità e dell’'Amministrazione del Tempio della Ghiara. Muore nella sua città natale il 16 gennaio 1920. I suoi lavori sono conservati in collezioni private e nei principali musei italiani e stranieri, tra i quali la Pinacoteca Antonio Fontanesi di Reggio Emilia (Beffe al gatto, 1870 e La chioccia, 1897 circa), la Cassa di Risparmio di Reggio Emilia (Le gioie di una madre, 1866, L’'ammonimento del frate, 1860 circa, Primi passi, 1865, disegno, Buona compagnia, disegno, post 1865), i Musei Civici d’'Arte e Storia di Brescia (Conigli attorno ad un cesto rovesciato), la Galleria d’'Arte Moderna di Firenze (Le gioie di una madre, 1866), la Galleria d’'Arte Moderna di Genova-Nervi (Primi passi, 1865, Buona compagnia, disegno, post 1865), il Civico Museo Borgona di Vercelli (Il figlio del ciabattino o I primi passi, 1873, Giochi infantili, 1898), la Pinacoteca dell’'Accademia di Brera di Milano (La maschera, esposto a Parma nel 1870, Una scoperta, La pappa, I primi passi, I figli del soldato, La madre ammalata, Il volontario di un anno, Le dispiacenze dell’'infanzia, Il veterano e Scherzi infantili, questi tre ultimi esposti a Napoli nel 1877), le raccolte d’'Arte della Fondazione Cariplo presso le Gallerie d’'Italia di Milano (La lezione al convento, 1864, L’'istinto alle armi, 1868) e la Alfred O. Deshong Collection of Widener University di Chester in Pennsylvania (Fanciulla che dà da mangiare ai gatti, Hasty pudding o L’'ora della polenta, 1883).

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