Nata a Venezia il 13 gennaio 1879. Allieva del padre Guglielmo e compagna del fratello Giuseppe (Beppe), nel 1911 inaugura uno studio proprio accanto a quello paterno a San Barnaba sulla fondamenta Alberti. Trascorre l’'esistenza fra Venezia e le ville di famiglia nella campagna veneta, compiendo frequenti soggiorni in città italiane e estere, a Firenze, Londra, Parigi, Basilea, Bruges. Nel 1900 vende a Praga il primo quadro Canal Grande, e il secondo, Casa del Tintoretto, ad una Esposizione della Società di belle arti a Torino. Se le iniziali opere riprendono stilisticamente il fare paterno (Tramonto sulla Giudecca, Torino, Galleria d’Arte Moderna; Bacino di San Marco, Venezia, Galleria d’Arte Moderna), ben presto si emancipa in uno stile originalissimo improntata a un vedutismo di gusto settecentesco che ottiene un grande successo. I soggetti prediletti della sua produzione sono giardini e parchi studiati dal vero, tra cui Boboli, Schönbrunn, Caserta, Versailles, Strà, Potsdam. Espone il primo dipinto di questo genere, Villa d’'Este, alla Biennale del 1905. Nello stesso anno, Portantina è premiato con la medaglia d’'oro a Monaco di Baviera e acquistato dalla Pinacoteca di quella città. Nel 1909, alla Biennale veneziana, Rondini e farfalle è acquistato dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, dove è tutt'ora esposto. L’'anno seguente ottiene una medaglia d’'argento a Bruxelles. Partecipa senza interruzione a rassegne d’'arte nazionali (Torino, Milano, Firenze, Roma, Napoli) e internazionali (Monaco di Baviera, Barcellona, Parigi, Buenos Aires, Pittsburgh, San Francisco). Tiene numerose mostre personali a Londra, presso la Leicester Galleries, nel 1910 e nel 1913; a Parigi, presso la galleria Georges Petit, nel 1914, con settanta dipinti, riportando l’'unanime consenso della critica; alla Galleria Pesaro di Milano e a Torino, nel 1918; di nuovo a Londra, presso la Fine Arts Society, nel 1928. Nel 1924 espone a New York e a Chicago e l’'anno seguente a Bruxelles. E’' costante la sua presenza alle Biennali, dal 1903 al 1932 (eccetto l’'edizione del 1926). Tra le sue opere principali si ricordano: Rondini e farfalle (Roma, Galleria Nazionale d’'Arte Moderna), Colonna di Nelson, Bacino di San Marco, Pomeriggio luminoso a Refrontolo, Piazza San Marco nell’'ultima sera di guerra, Fiaccolata dal Municipio, Venezia oscurata Canal Grande, Processione dopo la vittoria, Venezia oscurata Campo San Barnaba, Ritorno del Colleoni, Ripristino del Colleoni (Venezia, Galleria Internazionale d’'Arte Moderna di Ca’ Pesaro), Messa in Piazza San Marco dopo la vittoria (Venezia, Museo Correr), Tramonto sulla Giudecca (Torino, Galleria d’'Arte Moderna), Giardino, Carnevale in Piazzetta, Luce di ponente (Firenze, Galleria di Palazzo Pitti), Villa d’Este e Marina (Udine, Museo Civico d’Arte Moderna), Crepuscolo/Refrontolo (Trieste, Museo Revoltella), Villa Rezzonico, Il Giardino delle Muse, Il Giardino delle fonti /Jets d’eau (Parigi, Centre Pompidou), Giorno diafano (Londra, Tate Modern), La portantina (Monaco di Baviera, Neue Pinakothek), Sole di Primavera, Fiaba azzurra (Toledo, Ohio, USA, The Museum of Art), Arianna, La scalinata della villa di Collodi (Lima, Museo d’Arte italiana). Tra i suoi ultimi lavori, un gruppo di bozzetti dipinti dal vero nella villa di Refrontolo, nella campagna trevigiana, oggi in collezioni private. Muore a Venezia il 16 novembre 1933.

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