Carlo Cressini nativo di Genova (1864) frequentò l’Accademia Albertina di Torino sotto la guida di Enrico Gamba per poi perfezionare gli studi a Milano all’Accademia di Brera dove ebbe come insegnante Giuseppe Bertini. Esordisce a livello espositivo nel 1884 e in quegli anni stringe rapporti d’amicizia con altri pittori (Longoni, Sottocornola, Mentessi, Belloni). All’esposizione di Torino del 1884, la prima mostra in cui sia accertata la sua partecipazione, presentò uno “studio dal vero”. Nelle successive mostre a cui partecipò, fin dalle esposizioni torinesi del 1890 e del 1891, l’interesse si concentrò soprattutto sui paesaggi, ed in seguito si dedicò agli scorci montani e lacustri e marini in cui esprimeva maggiormente l’intensità della luce. Si ricordano a questo proposito Tramonto, presentato con molto successo alla LV Esposizione torinese della Società promotrice delle belle arti del 1896, insieme a Ghiacciaio e Orsia e Dal col di Merjelen, uno dei suoi quadri più famosi, presentato all’Esposizione nazionale di Brera del 1910.Carlo Cressini partito da premesse post-scapigliate, si esercita inizialmente in ritratti e nature morte, ma dal 1886 affronta con impegno il tema del paesaggio, risolvendolo con pennellate sciolte e toni sommessi e seguendo la lezione del naturalismo lombardo. Negli anni novanta realizza ritratti ambientati in cui si manifesta l’interesse per gli effetti di luce stimolato dal divisionismo, mentre più tardi dipinge alcune opere di arte sociale, prive però di evidente denuncia. E’ documentata la sua partecipazione per un decennio dal 1880 al 1890 alle esposizioni organizzate dalla Società di Belle Arti di Genova. Per raffigurare i suoi soggetti preferiti, dapprima paesaggi lacustri e poi dalla fine dell’Ottocento di vedute montane, per l’esecuzione di quest’ultime spesso adottò con abilità e perizia la tecnica divisionista. Fu anche abile incisore e fece parte dell’Associazione Italiana Acquafortisti e Incisori fondata da Carlo Carrà e Arturo Tosi. E’ documentata nel 1896 la partecipazione alla Triennale Torinese nella sezione dedicata dal Club Alpino Italiano alla pittura di vedute di alta montagna. E’ presente come incisore a Londra nel 1916 alla rassegna organizzata dall’Associazione Incisori, presentando le opere “Balaustra di casa Visconti” e “L’ingresso della Villa Giovio”. Oltre al paesaggio apprezzate sono anche le sue opere dedicate alla ritrattistica senza tralasciare le composizioni e natura morta. Sue opere sono conservate presso le Gallerie d’Arte Moderna di Lima (Perù), Milano e Roma.

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