Nato a Milano il 14 gennaio 1828, mortovi il 29 novembre 1897. Discepolo di Domenico Induno all'Accademia di Brera, non subì in modo preponderante la di lui influenza. Studiò i maestri francesi, come è dimostrato da certe raffinatezze e da talune luminosità dei suoi paesaggi. Fu con Garibaldi alle campagne del 1859, '60, '66, e da allora abbandonò la pittura storica, alla quale si era in un primo tempo dedicato, per darsi interamente ai quadri di soggetto militare e ippico. I suoi studi sono sempre interessanti, le sue composizioni briose e vivaci, sebbene in essi si abbia alcune volte a rilevare qualche scorrettezza di disegno. Appartiene, col Cammarano e il Fattori, alla esigua schiera dei pittori che trassero ispirazione dalle guerre nazionali. Opere principali: Cavallo abbandonato; L'alloggio militare; L'aratro, I due cugini; Masaniello (nome di un cavallo), esposte a Milano nel 1872; Garibaldi nei Vosgi, esposta a Napoli nel 1877; Carica dei carabinieri a Pastrengo, quadro che suscitò un vero entusiasmo all'Esposizione di Torino del 1880; La signora si fa aspettare; Agli avamposti; Troppa confidenza, dove la tecnica appare migliorata, esposte a Venezia nel 1881; Il generale Medici il 9 gennaio 1878 e Dopo il lavoro, esposte a Milano nello stesso anno; Il cavallo prediletto, esposta a Milano nel 1883; Vecchi carabinieri del 1848 e Scoppio di una granata, esposte a Roma nello stesso anno; La resa del forte d'Ampola nel Trentino, esposta a Firenze nel 1885 e a Milano nel 1886; L'artiglieria della terza divisione a San Martino, esposta a Venezia nel 1887; Carica di cavalleggeri Monferrato a Montebello, conservata nella Galleria d'Arte Moderna di Roma; Ritratto a reminiscenza; Il parco, nel Museo di Trieste; Il Ferruccio ucciso da Maramaldo; Fratelli nel dolore. Nella Galleria d'Arte Moderna di Milano vi sono 36 sue opere, fra le quali II quadrato di Villafranca (bozzetto); La partenza dei volontari del 1859 ed Episodio della guerra del 1859 (acquarello); poi altri quadretti ad olio e all'acquarello, riproducenti assalti di artiglierie, corse di cavalli e assalti di dragoni. La quadreria della Società Artisti e Patriottica, pure di Milano, conserva alcuni ritratti a carboncino: Archimede Sacchi; M. Grassi; Giuseppe Modorati. Il De Albertis fu professore onorario dell'Accademia di Brera.

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