Nato nel 1838 a Vigo e morto il 23 agosto 1916 a Valladolid, in Spagna. Compie gli studi presso l’'Accademia San Ferdinando di Madrid, dove è allievo di Antonio Maria Esquival e di Bernardo Villamil Marrachi. Già nel 1858 Si distingue con l'acquarello "A miña tristura", premiato con una medaglia d'argento all’'Exposición de Galicia. Dopo un breve soggiorno a Portland negli Stati Uniti (1858), si reca con una borsa di studio prima a Ginevra, dove studia con il paesista Alexandre Calame, poi in Italia. Il soggiorno in Liguria nel 1863 e il definitivo trasferimento a Genova nel 1866 lo introducono nella cerchia dei pittori della Scuola Grigia, Tammar Luxoro, Ernesto Rayper, Alberto Issel e Alfredo D’Andrade, grazie ai quali supera l’'accademismo dei maestri spagnoli e del Calame, per aderire alla nuova poetica del vero. Con i Grigi già nell'autunno del 1863 dipinge dal vero lungo la Bormida a Carcare, nei pressi di Savona, unendosi anche ai rappresentati della vicina Scuola di Rivara (Motivo sulla Bormida, 1865, Genova, Galleria Civica d’'Arte Moderna; Lungo la Bormida, 1866 circa, Genova, Accademia Ligustica di Belle Arti). Presto, tuttavia, all’'interesse comune per Camielle Corot, Charles-François Daubigny e per il naturalismo di Antonio Fontanesi, subentra la predilezione per la pittura “a macchia”, personalizzata da una tavolozza intensa e brillante, estranea agli altri Grigi (Primavera, post 1868, Imperia, Pinacoteca Civica). Attraverso le esposizioni e i soggiorni in Toscana, ha modo di conoscere direttamente esempi del contemporaneo naturalismo toscano, al quale fa riferimento nella produzione successiva e dove rivela un rigoroso impianto compositivo che accentua i valori tonali (Convento alla Castagna, 1875, collezione privata; Lo scoglio di Quarto, 1881, Genova, Galleria Civica d’Arte Moderna). Partecipa alle Promotrici genovesi, torinesi e fiorentine dal 1867 al 1896, alla mostra Nazionale di Parma del 1870 (Veduta di Savignone e Effetti di luna), all’'Esposizione Nazionale di Roma del 1883 (Sotto gli olivi) e all'’Esposizione di Londra del 1909 (La Baia di Livorno). Nel 1896 fa ritorno in Spagna e resta attivo almeno fino al 1910, anno in cui un suo Paese appare all’'Esposizione di Firenze. Le sue opere, oltre a quelle citate nelle collezioni pubbliche genovesi, sono conservate nella Galleria d’'Arte Moderna di Piacenza Ricci-Oddi (Nel parco), nella Galleria d’'arte Moderna e Contemporanea di Torino (En la ria de Vigo, acquistato alla Promotrice torinese del 1894, e La rosa), nella Galleria Internazionale d’'Arte Moderna di Roma (Primavera), nel Museo di Villa Verdi a Sant’Agata, in provincia di Busseto (Il Viatico e altri paesaggi) e nel Museo Nacional de Arte Moderno di Madrid (Idillio, Fontana in Galizia, Sul Lago Maggiore).

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