Nato a Pollone, in provincia di Biella, il 17 gennaio 1840 e morto a Torino il 13 gennaio 1908. Dopo aver compiuti gli studi presso il collegio di Saint-Jean-de-Maurienne, nel 1854 siscrive all'Accademia Albertina di Torino dove frequenta i corsi di Enrico Gamba, Carlo Arieti e Andrea Gastaldi, diplomandosi nel 1862. Esordisce nel 1855 alla Promotrice di Torino presentando un acquerello, Testa di vecchio, dove si afferma nel 1860 con Un episodio dell'assedio di Ancona. Interessato dapprima alla pittura storica e di costume, che presenta alle varie esposizioni periodiche nazionali e straniere sino al 1880 (a Vienna nel 1873, al Salon di Parigi nel 1874 e nel 1878, a Torino nel 1880), decide successivamente di dedicarsi interamente alla pittura del paesaggio puro, che esegue ad olio quasi esclusivamente su piccole tavole, ispirandosi soprattutto ai luoghi a lui familiari del territorio piemontese: Torino, dove trascorre lunghe soste invernali per elaborare le tele di maggiori dimensioni, le campagna del Biellese e di Pollone, insieme a Genova, Roma e Venezia, dove trascorre la primavera e lestate, infine i frequenti soggiorni a Miradolo, ospite dei conti Cacherano di Bricherasio e dalla contessina Sofia, la prediletta fra le sue numerose allieve. Soggiorna anche allestero: a Parigi e a Berna (1878), in Olanda (1883) e in Svizzera (1892). Espone con frequenza alle maggiori rassegne in Italia e allestero: in Piemonte, Lombardia, Liguria e poi a Venezia, a Roma, a Parigi, in Olanda, in Germania e in Svizzera. Alla Promotrice di Torino del 1884 In montibus sanctis (1883) è acquistata dal re Umberto I (ora in collezione privata, Billa) e Ombre secolari (1884) è scelta per essere destinata alla Galleria nazionale darte moderna di Roma, dove confluisce anche Alto Biellese, esposta a Venezia nel 1887. Nel 1907 oltre trenta tavole figurano alla settima Biennale di Venezia, dove viene allestita una sala personale. Muore a Torino il 13 novembre 1908. Ancora nel 1952 la Biennale di Venezia presenta un gruppo di ventiquattro sue opere nell'ambito della «Mostra dei paesisti piemontesi dell'Ottocento». Le sue opere sono conservate nelle principali collezioni pubbliche e private italiane ed estere, tra le quali si ricordano la Galleria darte moderna di Milano (Paesaggio, 1850, Mucca alla mangiatoia, 1875, Idillio campestre, 1880, Lungarno, 1880, Chierico che attizza un braciere, 1880, Lago di Mucrone, 1884, Scena campestre, 1892), la Galleria darte moderna di Palazzo Pitti di Firenze (Sotto Natale (La macelleria), 1883, Al Valentino, Paesaggio, 1889), la Galleria darte moderna di Genova (Cristoforo colombo in catene, 1864, La raccolta delle patate, 1887, Lago del Mucrone nel Biellese, 1898, Oraria, 1900), la Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Ca' Pesaro di Venezia (Paesaggio Alto biellese, 1884, Veduta del parco Ludovisi a Roma, 1886), la Galleria civica darte moderna e contemporanea di Torino (Musei, 1871, Sul molo a Venezia, 1874, Paese (Brughiera in fiore), 1880, Bue squartato, 1882, Altipiano, 1883, Le allieve, 1885, Cavallo bianco, 1885, Campagna, 1887, Donne, 1888, Donna alla rocca (o Vecchia che fila o La parca), 1891, Mercato a Porta Palazzo ('L Balon), 1891, Buoi allaratro, 1899), la Galleria internazionale darte moderna di Roma (Imminente luna, 1882, Ombre secolari, 1884, Alto Biellese, 1887, e diverse tavolette), il Museo Civico di Barletta (Paesaggio montano, 1900), la Galleria darte moderna Ricci Oddi di Piacenza (Arco di Tito a Roma, 1905), la Pinacoteca civica di Asti (Spes nostra salve, 1896), Il Museo del Territorio Biellese di Biella (Il Gigante, 1896, Pascolo nellAlto Biellese, 1899, Paesaggio alpino con legnaia e Paesaggio alpino con capanna sul massiccio del monte Rosa, entrambi del 1900), la Pinacoteca di Bologna (A mezza strada, 1869), la raccolta darte della Fondazione Cariplo presso le Gallerie dItalia a Milano (Campagna verso l'inverno, 1892, Autunno dorato, 1903, Autunno dorato o Tramonto a novembre (effetti di luce), 1904) e la raccolta darte della Banca Intesa (Paesaggio, 1887, Paesaggio montano. Valle dAosta, 1903).
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