Nato a Milano il 15 ottobre 1851, mortovi il 4 agosto 1920. Sua madre era lombarda, suo padre discendeva da antica famiglia magiara. Amatore studioso e appassionato dell'arte contemporanea, si occupò di commercio d'arte, da pochi praticato in quel tempo, e di critica, pubblicando interessanti articoli sui principali giornali italiani. Appena ventenne aveva cominciato a viaggiare nei più importanti centri d'Europa, seguendo le manifestazioni artistiche che avvenivano in Francia, in Germania, in Inghilterra, nel Belgio e nell'Olanda. Fu appunto in Olanda, dopo un soggiorno meditativo sulle rive della Schelda, che sentì l'improvviso bisogno di dipingere. Aveva oltrepassato i trent'anni: la sua accademia e il suo maestro furono i monti del Lago Maggiore dove si ritirava sovente. Il Grubicy divenne così commerciante, mecenate, mentore e consigliere del gruppo dei divisionisti, e nel contempo acquafortista e pittore valoroso di quello stesso gruppo, ma con una personalità propria inconfondibile e raffinata, maestro incontestabile nel rendere gli effetti dei cieli nuvolosi, degli intrecci degli alberi, dei riflessi delle acque e delle luci dei crepuscoli. Le sue opere furono e sono ancora meno conosciute ed apprezzate in Italia che all'estero; tuttavia la maggior parte della sua produzione è rimasta in Italia, disseminata in pubbliche gallerie ed in raccolte private. Si citano: Perle d'amour; Primavera; Alla sorgente tiepida; Ritratto di donna alla finestra; Ritratto della madre che cuce; La sera; Sinfonia crepuscolare; Notte; Mattino; La buona sorgente; El crapp di regoritt; La vallata; Tutto candore; Ritratto della madre intenta a dipingere, tutte nella Galleria d'Arte Moderna di Milano; in quella di Roma un Trittico; Terzetto tenue, nel Museo Civico di Torino; Autunno e Inverno, nella Galleria Internazionale d'Arte di Venezia; Neve in agosto a Schilpario, nella raccolta dell'Accademia Carrara di Bergamo; La vallata, nella collezione del Maestro Toscanini; Quando gli uccelli vanno a dormire, di proprietà del senatore Della Torre a Milano; una tela pure dal titolo Alla sorgente tiepida, nella collezione Tessaro (Olanda). La sua pittura è rappresentata al Luxembourg di Parigi, al Museo Ixelles di Bruxelles e in primarie collezioni private dell'Olanda.

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