Nato a Monreale il 14 giugno 1814, morto a Capri il 31 maggio 1913. Studiò a Palermo, e uno dei suoi primi lavori, Il ritorno dal pascolo, esposto nel 1870 alla Promotrice di quella città, fu acquistato dal prefetto generale Medici. L'anno seguente, a Siracusa, La bufera gli procurò il premio più ambito, la medaglia d'oro, e l'acquisto di Fiume Anapo da parte del Municipio di Monreale. Prese parte, nel 1875, al concorso per il pensionato di Roma, e ne riuscì vittorioso con La raccolta degli ulivi, attualmente nella Galleria d'Arte Moderna di Palermo. Visse per qualche anno a Firenze, poi si trasferì a Napoli e si stabili a Portici, con Giuseppe De Nittis e Federico Rossano. In occasione dell'Esposizione Universale del 1889, si recò a Parigi; poi tornò in Italia e fissò definitivamente la sua dimora a Capri, e ivi lavorò con fede e passione, noncurante della sempre malferma salute. I suoi quadri di marine, di scogli, di pescatori furono per la maggior parte acquistati da ricchi collezionisti stranieri. Sono dipinti che «aprono l'animo alla gioia della vita». A Roma, Nizza, Torino, Londra, Monaco, Venezia egli ottenne i più lusinghieri successi. Nel 1914 all'Internazionale Veneziana venne tenuta una mostra retrospettiva nella quale furono comprese ventotto sue opere. Notevoli: Studio; Capri; Piazza della Signoria di Firenze, proprietà del comm. Spranger; Studio di signora; Scogli e mare; Piccola marina; Macchiette; Scogli; Piccola Marina; Testa di donna, appartenente al pittore Federico Michele; Cava dei Tirreni; Arco della Sirena, appartenente al signor Riccardo Fainardi; Studio, proprietà del signor Ceraulo; Contadina nel bosco; Casa di Portici; Grotta azzurra, della Galleria d'Arte Moderna di Palermo; Il richiamo; Colpo di mare, proprietà del signor Nino Sofia; Paese grigio; Studio, che appartiene al rag. Paolo Cocci; Terrazza sul mare; Paesaggio, proprietà del signor Giuseppe Faraci; Noia, appartenente al signor Ferruccio Pierrotta; Bougeval, proprietà del signor Giovanni Dotto; Scampagnata nel bosco; Armonie in verde; Lacameno, appartenente al signor Francesco Leto; Posillipo; Capri, del barone Deo Morra. Si rammentano ancora: Un ventaglio (tempera); Le zucche (acquarello) ; Impressione presso Ischia; I lanari di Torre del Greco; Marina di Portici; Centenario d'Ischia; Nel bosco di Portici; Nel frutteto; Ve ne darò; Pescatore napoletano (pastello); Pesca del tonno in Sicilia; Le palme dell'Hotel Pagano a Capri.

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