Nato a Palermo nel maggio del 1841, morto il 27 febbraio 1915. Dal padre Luigi apprese i primi elementi dell'arte, e, dimostrata precoce vocazione, fu mandato quattordicenne a Napoli con una pensione regia perchè si perfezionasse. Nella Capitale partenopea egli frequentò lo studio di Nicola Palizzi, finché, sopravvenuto il 1860. lasciò i pennelli per accorrere a porgere il suo bracciò a Garibaldi, col quale fece tutte le campagne; nel 1862 anzi cadde prigioniero con Menotti Garibaldi, ad Aspromonte. Lasciato il fucile e ripresa la carriera artistica, divenne uno dei massimi rappresentanti della pittura meridionale, uno dei più fecondi ed originali, in quanto, anche se costretto dai committenti ad eseguire repliche del medesimo lavoro, amava differenziarsi per non copiar se stesso. Egli seppe tradurre in modo fin allora mai raggiunto la luminosità del sole e dell'aria, e ciò specialmente nel dipinto Una giornata di caldo in Sicilia, esposto nel 1876 alla Promotrice di Napoli ed acquistato dal re Vittorio Emanuele II per il Museo di Capodimonte. Questa opera gli valse l'appellativo di « ladro del sole ». Altro lavoro che ebbe grande successo fu Una carrozza siciliana e una carrozzella, presentato nel 1892 all'Esposizione Nazionale. Il Lojacono, quantunque carico di commissioni e ricercatissimo, non venne mai meno alla sua probità d'artista, e tutta la sua vita fu una instancabile ricerca del meglio, un continuo studio del vero. Altre sue opere degne di essere rammentate: Il riposo del meriggio; L'ottobre; Villa nella conca d'Oro, uno dei migliori lavori, esposto a Parigi nel 1878; Dopo il tramonto; I pescatori di ostriche, premiato con medaglia d'oro; Presso Posillipo; L'arrivo inatteso, acquistato da re Umberto I e conservato al Quirinale; Dopo la pioggia; Scirocco, pure acquistato da re Umberto I e conservato nella Villa Reale di Monza; Il Golfo di Palermo, che venne comperato dalla granduchessa Wladimiro di Russia; San Giovanni degli Eremiti; Ulivi saraceni; La benedizione del bestiame a Mandello, conservato nel Museo di Chantilly; Dopo la pioggia, acquistato dal principe di Trabia; Presso il Vesuvio, nella Galleria d'Arte Moderna di Roma; Un mattino d'estate; Una villa ai Colli; Nel bosco; Solitudine; Vento di montagna, collocato nella Galleria d'Arte Moderna di Palermo. In Agrigento nella Collezione Sinatra sono conservate ottantaquattro tele del Lojacono. Di queste si rammentano: Dall'Ospizio marino; Benedizione degli armenti; Sulla via di Romagnolo; La quiete; Tramonto; Era già l'ora che volge il disio.

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