Nato ad Alessandria d'Egitto il 27 marzo 1849, morto a Torino nel 1923. In questa città s'era stabilito dal 1865. Dopo la campagna garibaldina del 1866, cui partecipò, si iscrisse all'Accademia Albertina, nella quale fu allievo del Gastaldi, del Gilli e soprattutto del Fontanesi. Nel 1875 si recò a Parigi a scopo di perfezionamento. Nemico di ogni imitazione, s'ispirò esclusivamente al vero. Espose regolarmente alla Promotrice di Torino: nel 1874, Una partita alle carte; nel 1875, La vecchiaia ;i nel 1876, L'ultimo tocco; nel 1877, Il mattino in campagna; nel 1878, Fiori di campo; nel 1879, Nell'orto e Ritratto di donna; nel 1880: Il ballo e Mestizia, ritenuto il suo capolavoro e conservato nella Galleria d'Arte Moderna di Roma; nel 1881: Pastorella; Sera e Aprile; nel 1882: Il seminatore; In giardino; Foglie gialle; nel 1883, Poesie; nel 1884: Canavese e Studio (pastello); nel 1885: Ritratto e Gli ultimi fiori; nel 1886: La cascatella; Entr'acte e Tra le rocce; nel 1887, Capanne; nel 1888: Il Molane e Colli ca-navesani; nel 1889, Brughiera fiorita e Lago alpestre; nel 1890, Primavera in Liguria, conservata col nominato Seminatore, nel Museo Civico di Torino, e I campi in ottobre; nel 1891, Nella quiete e Madonnina. Figurò inoltre a Venezia nel 1901, con: Raccoglimento e Riso di natura; a Milano nel 1906, con: Gaiezza di sole; Malinconia e Pascolo autunnale; a Venezia, nel 1910, con: Case morenti e La grotta delle Sirene; a Roma, nel 1911, con Villa d'Este; a Torino, nel 1919, con: Mattino di maggio e Autunno dorato; e nel 1923, con: Ritratto e Tra le rocce di Alassio; a Venezia, in mostra postuma, nel 1926, con: Ritratto della madre; Case rustiche ad Alassio e Arco a Sorrento.