Pittore (Genova, 1891 - ivi, 1958). Accanto alla formazione strettamente pittorica, avviata dagli insegnamenti del Bargellini a Roma e del Pennasilico a Genova, gli fu fondamentale la frequentazione con l'ambiente culturale e letterario del suo tempo. Pertanto, nello spirito d'una affinità di sentire con i poeti Sbarbaro e Montale e di un accordo intellettuale col filosofo Baratono e i pittori Olivari e Merello, prestò attenzione soprattutto al paesaggio su uno schema di vibrazioni luminose quale espressione di una partecipazione emotiva talvolta filtrata metafisicamente. Ne è conseguita una pittura di tonalismo lirico, con una impostazione severa dell'immagine e del suo significato al di là delle limitazioni dei generi. La sua pittura silenziosa e discreta, equilibrata fra l'emozione individuale e l'oggettività delle cose, si colloca tra le espressioni più significative della prima metà del Novecento in Liguria. Si ricordano le partecipazioni alla II e DI Quadriennale romana ed alle XIX, XX, XXII, XXIV (1948) Biennale veneziana. Nel 1949 fu nominato accademico di merito alla Ligustica, classe di pittura. Opere Genova-Nervi, Galleria d'Arte Moderna (Paesaggio). Roma, Gali. Nazionale d'Arte Moderna. Bibliografia Enciclopedia Universale Seda..., V, 1969, p. 2357; A.M. Comanducci, IV, 1973, p. 2754; G. Beringheli - G. Marcenaro (a cura di), P.S.R., cat. mostra, Genova, 1977; V. Rocchiero, 1981, p. 523; G. Costa, 1985, p. 63; G. Marcenaro (a cura di), genova, il Novecento, cat. mostra, Genova, 1986, pp. 247, 440.
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