Nato a Venezia il 2 giugno 1841 e morto a Parigi il 31 dicembre 1917. Figlio dello scultore Pietro, s’i scrive quindicenne all’'Accademia di Belle Arti di Venezia frequentando le classi di Callisto Zanotti, Francesco Carlo Astori e Michelangelo Grigoletti, poi segue i corsi all’'Accademia di Milano che abbandona nel 1860 per raggiungere Garibaldi nell’'impresa dei Mille. Due anni più tardi, dopo essere stato arrestato come disertore presso Polesella e rinchiuso nel carcere di Rovigo, termina gli studi a Brera e si stabilisce a Firenze dove soggiorna per cinque anni. In questo periodo stringe amicizia con Diego Martelli ed entra in contatto con gli esponenti della cultura pittorica macchiaiola, Telemaco Signorini, Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Cristiano Banti, Odoardo Borrani, Raffaello Sernesi, il veronese Cinvenzo Cabianca e gli altri frequentatori del Caffè Michelangiolo. Nel 1866 si arruola di nuovo con Garibaldi per la Terza Guerra d’Indipendenza. Negli anni seguenti (1866-1874) si sposta tra Firenze e Venezia, con qualche soggiorno a Roma, finché non decide di partire per Parigi nel 1874, anno di nascita dell’'impressionismo con l’'esposizione degli “indipendenti” nello studio del fotografo Nadar. A partire dalla loro quarta collettiva nel 1879, partecipa negli anni seguenti alle varie esposizioni degli impressionisti, sino all’'ottava mostra nel 1886. Nel 1888 è presente nella sezione italiana dell’'Esposizione Universale di Parigi, e l’'anno seguente è premiato al Salon. Torna regolarmente in vacanza nella valle della Chevreuse, dove dipinge paesaggi en plein air. Nel 1893, e poi ancora nel 1898 e 1903, espone con enorme successo in mostre individuali presso la Galleria di Durand-Ruel, che diventa il suo mercante. Nel 1914 gli è allestita un’'esposizione individuale alla Biennale di Venezia. Muore a Parigi nel 1917. Nel 1922 è presentata un’'importante mostra postuma alla Galleria Pesaro di Milano con un complesso numeroso di opere tra oli, pastelli e disegni (vi figurano tra l’'altro Prima della processione, Al caffè, Alla toielette, Il parco, In palco, Donna che si spoglia, In campagna, Donna ce si asciuga, Donna che scrive, Donna allo specchio, Donna che si riposa, Donna che cuce, Il mazzo di fiori). Seguono molteplici retrospettive, a Roma (1930 e 2006), a Milano (1930, 1943 e 1977), a Venezia (1935 e 1952), a Torino (1965), a Parigi (1967) e a Cortina d’Ampezzo (1985-86). Le sue opere sono presenti nelle maggiori collezioni pubbliche e private italiane e straniere: nella Galleria d’'Arte Moderna di Milano (Laguna veneta, 1870, I poveri sui gradini dell’Aracoeli in Roma, 1872, In lettura, 1895, Il ricciolo, 1900, Studio di figura femminile, 1890, Fiori, 1917), nella Galleria d’'Arte Moderna di Palazzo Pitti di Firenze (Bastimento allo scalo, 1869, Diego Martelli allo scrittoio, 1870, Signora in abito settecentesco, 1870 circa, Ritratto di Diego Martelli, 1879, la miniatura Ritratto di Baccio Bandinelli, A pesca sulla Senna, 1878 circa, Fanciulla dormiente, 1878, Al pianoforte), nel Museo “Ricci-Oddi” di Piacenza (Piazza d'Anversa a Parigi, 1880, Ragazza dal collaretto bianco, 1890 circa) e nella Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Ca' Pesaro di Venezia (Palazzo Pretorio, 1865 circa, Ritratto di Guglielmo Ciardi, 1872, Ultima occhiata, 1890 circa).

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