Nato nel 1858, ancor giovane fissò la sua dimora a Firenze e qui completò gli studi artistici. Accurato osservatore della realtà, si distinse con due grandi quadri storici: Gli ultimi momenti di Carlo V e l'Entrata di Guglielmo Embriaci a Genova dopo la conquista di Cesarea. Ha tuttavia preferenza per i soggetti tolti dalla vita comune, ed i suoi quadri rappresentanti interni e scene domestiche sono giustamente noti. Oltre i due dipinti storici menzionati, i quadri principali del Torriglia sono: Il Sacro Cuore, nella chiesa di Salviola (Liguria); Sant'Agostino, nella chiesa di Monte Figogna (Polcevera); Il Sacro Cuore, nella chiesa di Sestri Levante; Dalla balia, nella raccolta del comm. Carlo Beltracchini di Milano; Il primo nato, nella Galleria d'Arte Moderna di Firenze. L'artista è membro onorario delle Accademie di Firenze e di Genova. Giovanni Battista Torriglia allievo dell’Accademia Ligustica di Belle Arti dal 1875 al 1882, fu assieme a Luigi Gainotti e Angelo Vernazza, allievo di Nicolò Barbino, “il maestro dei maestri” del quale dopo gli studi ne diventò assistente di bottega. I tre allievi si sarebbero poi ritrovati nello studio di Nicolò Barbino dando cosi origine ad una lunga amicizia e collaborazione che come afferma Vitaliano Rocchiero si riconosceranno nella “Scuola barabiniana”. Comunque la scuola barabiniana, sorretta dagli allievi principali: quelli che si possono chiamare tali per aver emulato il maestro, evidentemente senza saperlo, visse, anche per una certa fedeltà ai modi del maestro, per opera del Gainotti, del Torriglia e, più tardi, dopo le audaci deviazioni divisionistiche, del Vernazza. Nel 1886 Giovanni Battista Torriglia a seguito dei giudizi favorevoli dei professori dell’Accademia Ligustica a classi riunite Pittura e Scultura, gli fu assegnato il Pensionato Marchese Marcello Durazzo, che per meriti gli fu prorogato fino al 1891. E’ documentata la sua partecipazione alla Società Promotrice di Belle Arti nel 1883 costituisce il suo esordio pubblico con due opere “Passatempi in villeggiatura” e “Testa di vecchia”. Nel 1901 si stabilì per un certo periodo a Firenze, per frequentare il locale Istituto di Belle Arti, a questo periodo risale il dipinto “Il primo nato” oggi conservato appunto presso la Galleria d’Arte Moderna di Firenze. Nel 1901 si stabilisce in Toscana per un certo numero di anni con un amico e collega Tito Lessi (1858-1917). Da questo momento inizia lentamente a dipingere soggetti religiosi e storici e soggetti interni romantici, raffiguranti la vita di famiglia in Italia. I suoi primi soggetti e gli studi di pittura figurativa certamente lo misero in evidenza per quello che sarebbe diventato il suo marchio di garanzia di meravigliosi dipinti romantici. Giovanni Battista Torriglia nel 1912 viene nominato Accademico di merito presso l’Accademia Ligustica di Belle Arti e lo stesso fece l’Istituto di Belle Arti di Firenze, ascrivendolo come membro onorifico dei suoi membri corrispondenti. Questi riconoscimenti testimoniano l’ormai raggiunto successo dell’artista soprattutto nel campo della pittura storica, nella ritrattistica, nella pittura religiosa e soprattutto negli animati e minuziosamente reali, interni familiari che gli conferirono ampia fama tra i contemporanei.

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