DA SACCOROTTI A SIROTTI - Liguria fiorita

DA SACCOROTTI A SIROTTI - Liguria fiorita

Con la mostra Da Saccorotti a Sirotti. Liguria fiorita, che si terrà nella sede di Via Garibaldi 29r a Genova, Enrico Gallerie d’Arte rende omaggio a Euroflora e ad alcuni protagonisti della pittura floreale del novecento in Liguria e non solo. Tra i liguri c’è Oscar Saccorotti (1898-1986), pittore, incisore e decoratore romano ma genovese d’adozione, qui presente con tre dipinti che ripercorrono un trentennio di attività, dall’esperienza di Novecento a una lirica visione naturalistica. I fiori della Liguria e il paesaggio di quella terra trovano un’intima adesione, più tardi, nella pittura di Raimondo Sirotti (1934-2017), tra i protagonista della pittura italiana contemporanea, consacrato alla celebre mostra Abstraction in Italy 1930- 1980 tenutasi alla Estorick Collection di Londra nel 2012. Con un passo indietro ci addentriamo nell’universo floreale di Galileo Chini (1873-1956), pittore fiorentino a contatto con i toscani che soggiornarono in Liguria, come Plinio Nomellini. Artista poliedrico, oltre che pittore ceramista, illustratore, decoratore e scenografo, nel suo repertorio è centrale il tema floreale, prima assorbito tramite l’esperienza liberty, da lui introdotta in Italia, poi orientato verso un nuovo sentimento della natura dopo un viaggio in Siam, l’odierna Thailandia, fra il 1911 e il 1913. Il nostro viaggio floreale si addentra nell’opera di alcuni protagonisti della pittura ligure del primo novecento. Pietro Gaudenzi (1880-1955), genovese di nascita ma milanese e romano d’adozione, è presente con due straordinarie tele di fiori dalla smagliante tavolozza vibrata da spessori cromatici che emulano il bassorilievo, tra richiamo neo-seicentesco o manciniano, per il chiaroscuro risentito e il fondo cupo, e l’ebrezza di una pittura d’impianto classico e verista. Il veneto Lino Perissinotti (1897-1967), arrivato negli anni trenta a Lavagna e poi stabilitosi a Chiavari, declina la natura morta di fiori in toni delicati e in una struttura solida, dove è quasi più predominante lo spazio e l’ordine geometrico rispetto al centrale e raccolto bouquet di fiori, secondo una sensibilità arcaizzante in clima Novecento. Aurelio Craffonara (1875-1945), viaggiatore infaticabile e superbo acquarellista, ci riconduce alle atmosfere en plein air colpite dalla luce che lui sapeva magistralmente catturare nel bianco del foglio, puntellate dalle precise note di colore di un pergolato fiorito o della vegetazione di un rigoglioso giardino mediterraneo. Di tutt’altra specie, infine, sono le declinazioni naturalistiche di Sexto Canegallo (1892-1966), qui presente con un olio e due pastelli che dimostrano la sua originale sintesi, tra divisionismo e simbolismo, attraverso una ridondanza di linee e cromie – parallele, sinuose e dai toni attutiti - che decifrano gli elementi naturali, l’acqua, gli alberi, l’erba, in sensazioni soggettive, una sorta di interiore astrazione luminosa e dinamica. Sede della mostra: Enrico Gallerie d’Arte Via Garibaldi, 29 R - Genova. Date: dal 28 aprile al 7 maggio 2022. Orari: da Martedì a Sabato 10.30 - 13.00 , 14.30 - 19.00 .



MODENANTIQUARIA - XXXV EDIZIONE

MODENANTIQUARIA - XXXV EDIZIONE

Dal 26 marzo sino al 3 Aprile 2022 la Galleria Enrico sarà presente a Modenantiquaria, Mostra di Alto Antiquariato patrocinata da Associazione Antiquari d’Italia e FIMA, quartiere Modena Fiere.
Modenantiquaria, patrocinata dall’Associazione Antiquari d’Italia e da FIMA, è la manifestazione di riferimento per chi ricerca l’eccellenza d’alto antiquariato e ama confrontarsi con una offerta ampia e diversificata.
I grandi protagonisti dell’Antiquariato saranno presenti a Modena con il meglio delle loro collezioni valorizzando qualità e serietà delle loro proposte.
L’Evento è stato spostato a marzo 2022 per poter avere le migliori condizioni per realizzare un’edizione di vera eccellenza in assoluta sicurezza, dato il protrarsi dell’emergenza sanitaria.
Tante le gallerie antiquarie di vero prestigio che porteranno in mostra il meglio delle loro collezioni, proponendo agli amanti dell’arte e agli acquirenti preziosissimi capolavori, molti dei quali inediti che ci stupiranno per la raffinatezza e qualità.

Sede della mostra: Quartiere Fieristico ModenaFiere, via Virgilio 70.
Orari: Lunedì, martedì e mercoledì dalle 15:00 alle 19:00
Giovedì, venerdì, domenica dalle 11:00 alle 19:00
Sabato 26 marzo e 2 aprile dalle 11.00 alle 20.00
Info: enricogallerie@iol.it

INFO:
www.modenantiquaria.it



ANTIQUA - MOSTRA MERCATO DI ARTE ANTICA - XXXI EDIZIONE

ANTIQUA - MOSTRA MERCATO DI ARTE ANTICA - XXXI EDIZIONE

Dal 5 al 13 febbraio 2022 la Galleria d’Arte Enrico di Milano-Genova parteciperà alla XXXI Edizione di Antiqua, Genova, Magazzini del Cotone con un’importante selezione di ottanta opere della pittura italiana dell’800 e ‘900, inedite al grande pubblico, che raccoglie capolavori delle principali realtà pittoriche nazionali, in particolare ligure, toscana, lombarda, piemontese e veneta.
Si parte dai macchiaioli con un’interpretazione lirica della costa livornese di Giovanni Fattori, il caposcuola, una tavoletta sintetica e dai pochi e caldi toni, per poi passare a Telemaco Signorini, il più impressionista tra i toscani, e Silvestro Lega, il più lirico, rispettivamente con un dipinto settignanese e uno scorcio di Bath, Inghilterra, e un bellissimo ritratto di fanciullo di profilo. Infine, Ludovico Tommasi, allievo di Lega, con un’opera di fine secolo, una scena di mietitura bagnata di luce e priva di ombre, che già rivela un assorbimento delle novità divisioniste.
Si passa poi alla pittura piemontese con Lorenzo Delleani, dal fare denso e smagliante, e Enrico Reycend, con due straordinarie vedute del porto di Genova e del porto di Savona dalle vibrazioni francesizzanti trattenute da un marcato chiaroscuro.
Giovanni Boldini, il più celebre tra i peintres italiens a Parigi, ci conduce nella scena internazionale con un acquerello realizzato en plein air lungo la Senna. Ci riporta alle atmosfere
orientali Alberto Pasini, pittore parmigiano di grande immaginazione e dal cromatismo ricco e acceso, mentre il fiorentino Galileo Chini ci restituisce delicate atmosfere floreali con un olio degli anni ’20 di squisita bellezza per intonazione cromatica e vibrazione pittorica.
La scuola lombarda è rappresentata da Pompeo Mariani e Giorgio Belloni, entrambi liguri di adozione, e dalle loro vivide impressioni del Mar Ligure, turbolente e di gusto francesizzante, quelle del primo, e ricche di impasti lucidi e contrastati, quelle del secondo.
La scuola ligure è largamente rappresentata dai migliori interpreti dell’800 e del ‘900. Si va dalle tele di Ernesto Rayper e Serafino De Avendaño, fondatori della moderna scuola di paesaggio, con i loro scorci remoti intrisi di mistero e liricità, alle splendide vedute costiere dei protagonisti del realismo del secondo ‘800, Angelo Costa, Andrea Figari e Giuseppe Sacheri, quest’ultimo presente con un suggestivo plenilunio sul mare di dimensioni monumentali.
Con Antonio Varni e Giovanni Battista Torriglia, invece, si entra nella dimensione popolare della pittura di genere, con due suggestive tele raffiguranti, la prima, un giovane marinaio che inalbera la bandiera della nave, non privo di simbolismo (da cui il titolo dialettale Ghe voeu a rimonta), la seconda, un falegname al lavoro in una scena di interno da cui entra una luce di ispirazione fiamminga.
La nuova esperienza divisionista in Liguria si apre con Plinio Nomellini e Gaetano Previati, fondatori e teorici del movimento, con una tela tarda del primo, compiuta all’Isola d’Elba, intrisa di un simbolismo e un cromatismo acceso e vibrante, e un grande vaso di fiori del secondo, la cui scomposizione cromatica in filamenti pittorici anticipa il futurismo.
Rubaldo Merello, pittore solitario e visionario, trasfigura il motivo pittorico, la costa vertiginosa di San Fruttuoso, in una materia allucinata dal sole e infiammata da colori innaturali e complementari, mentre nel divisionismo più ortodosso di Giuseppe Cominetti, qui presente con due piccoli oli di figura, permangono le suggestioni mitologiche e simboliste degli anni parigini.

Sede della mostra: Genova, Porto Antico, Magazzini del Cotone
Durata: Dal 05 Febbraio al 13 Febbraio 2022
Orari: Feriali 14 - 20 - Festivi e Prefestivi 10 - 20
Info: enricogallerie@iol.it - Tel. 010-2470150

INFO:
www.antiquagenova.it



IL VERO E L'IMPRESSIONE NELLA PITTURA IN ITALIA TRA '800 E '900

IL VERO E L'IMPRESSIONE NELLA PITTURA IN ITALIA TRA '800 E '900

Dal 25 ottobre la Galleria presenterà nella sua sede di Milano una collettiva di pittura italiana del XIX secolo.
La rassegna presenta opere di alcuni tra i più importanti autori del nostro Ottocento: Alberto Pasini, Federico Zandomeneghi, Guglielmo Ciardi, Angelo Morbelli, Giacomo Favretto, Francesco Paolo Michetti e altri.

Sede della mostra: Enrico Gallerie d'Arte, Via Senato 45, Milano
Durata: Dal 25 ottobre 2021 al 18 dicembre 2021
Orari: lunedì 10 - 15.30 - da martedì a venerdì 10 - 13 / 14 - 19
Info: enricogallerie@iol.it - Tel. 02.87235752



RUBALDO MERELLO E LA PITTURA IN LIGURIA TRA '800 E '900

RUBALDO MERELLO E LA PITTURA IN LIGURIA TRA '800 E '900

Quanti colori ha il blu? Quanta luce si nasconde sotto l’erba rosa nella mattina di una giornata che promette di diventare felice? La Liguria è una tavolozza. Il vento del mare porta fogliame viola nei pini ritorti, memoria di tutti i soli che il mare ha ingoiato. La Liguria è memoria e desiderio che riverbera la luce verissima dei dolori e delle gioie che mille maestri non potrebbero dipingere. La Liguria è una tela ruvida dove tutto ciò che c’è già dall’inizio dei tempi può sempre prendere forme nuove. La Liguria è un quadro inverosimile e incredibile, verniciato con la patina salata delle sue vedute e incorniciato nell’oro del sole, che si stupisce ogni giorno.
Questo secondo volume dei Quaderni dell’ottocento è dedicato alla pittura ligure e si apre con un gruppo straordinario di dieci dipinti divisionisti di Rubaldo Merello, pittore solitario e visionario, ossessionato da un unico soggetto, il Promontorio di Portofino, trasfigurato in una materia allucinata dal sole e infiammata da colori dominanti, i rosa crepuscolari e i blu elettrici, inverosimili eppure così reali, e percossa da inquiete sciabolate rosso-violetto come le due tele straordinarie esposte da Aberto Grubicy nel Salon des Peintres Divisionnistes Italiens di Parigi del 1907, qui eccezionalmente ripresentate al pubblico.
Ancora, è il divisionismo del tutto personale di Giuseppe Cominetti e Domenico Guerello a colpire gli occhi per l’intensità di luce e colore, attraverso la pittura filamentosa e vivida del primo, che condensa in due piccoli oli di figura le suggestioni mitologiche e simboliste degli anni parigini, e la sintesi geometrica e mentale del secondo, in una tela dal taglio quadrato inconsueto, giocata sul forte controluce tra le fronde di un albero e la veduta aerea su cui si staglia ieratico, permeata di una luce diafana e violetta quasi metafisica.
Su un altro registro, di dimensioni monumentali, si muove il divisionismo di Antonio Discovolo e Sexto Canegallo. La grande tela del primo è un capolavoro che ricorda Seraut per il chiarore cromatico, l’atmosfera immobile e classica, e la chiarezza e verità con cui la vita campestre è ricreata. Le due tele del pittore sestrese, invece, per l’ermetico simbolismo e la tensione inquieta delle figure avviluppate in spire ascensionali e curvilinee d’ispirazione futurista, ci sconcertano ancora oggi come sconcertarono il pubblico parigino nel 1925.
È la Liguria più misteriosa e segreta quella nelle tele di Ernesto Rayper e Serafino De Avendaño, fondatori della moderna scuola di paesaggio di metà Ottocento. Le loro vedute en plein air dell’entroterra, con i loro scorci remoti e nascosti, sono dominate da verdi e grigi argentei quasi monocromi, da cui prende il nome il loro celebre movimento, e da un istinto lirico innovatore.
Il viaggio in Liguria prosegue con le splendide vedute costiere dei protagonisti del realismo del secondo Ottocento. Si va dalla luce che bagna i colori in una vibrante sintesi tonale di Angelo Costa, con il sole che colpisce la strada lungo la costa di Santa Margherita Ligure, alla presenza dirompente del mare, delle sue onde quasi tangibili e sonore nelle audaci visioni impressioniste di Andrea Figari e Giuseppe Sacheri, sino alla pittura poeticamente sintetica di Lazzaro Luxardo, che del divisionismo mantiene il colore acceso, e a quella più terrestre del lombardo Pompeo Mariani, forse il più francese tra quelli che guardavano la Liguria, in una tela dove l’unica linea che separa il cielo dal mare è l’orizzonte brulicante di vele, puntellato da colori veneti, del porto di Genova.
Sede della mostra: Enrico Gallerie d'Arte, Via Garibaldi 29R, Genova
Durata: Dal 14 ottobre 2021 al 18 dicembre 2021
Orari: dal martedì al sabato 10.30 - 13 / 14.30 - 19.00
Info: enricogallerie@iol.it - Tel. 010.2470150



DIVISIONISMO - LA RIVOLUZIONE DELLA LUCE - Rewind

DIVISIONISMO - LA RIVOLUZIONE DELLA LUCE - Rewind

La grande mostra Divisionismo La rivoluzione della luce, aperta il 23 novembre 2019 e chiusa anticipatamente per effetto di quanto disposto dalle norme emanate per il contenimento del virus Covid-19, sarà riallestita nelle magnifiche sale del Castello Visconteo Sforzesco di Novara e riaperta al pubblico dal 24 ottobre 2020 al 2 giugno 2021 in formula “Rewind”.
Promossa e organizzata dal Comune di Novara, dalla Fondazione Castello Visconteo e dall’Associazione METS Percorsi d’arte, in collaborazione con ATL della provincia di Novara, con i patrocini di Commissione europea e Provincia di Novara, con il sostegno di Banco BPM (Main Sponsor), Regione Piemonte, Fondazione CRT e Esseco s.r.l., è curata dalla nota studiosa Annie-Paule Quinsac, tra i primi storici dell’arte ad essersi dedicata al Divisionismo sul finire degli anni Sessanta, esperta in particolare di Giovanni Segantini – figura che ha dominato l’arte europea dagli anni Novanta alla Prima guerra mondiale –, di Carlo Fornara e di Vittore Grubicy de Dragon, artisti ai quali ha dedicato fondamentali pubblicazioni ed esposizioni.
Grazie alla disponibilità dei prestatori sono state confermate 61 delle 67 opere presenti nel primo allestimento, provenienti da prestigiosi musei, istituzioni pubbliche e collezioni private. Quelle mancanti, già destinate ad altre esposizioni o impossibili da movimentare una seconda volta, sono state sostituite con opere altrettanto importanti di Giovanni Segantini, Giuseppe Pellizza da Volpedo e Angelo Morbelli, selezionate in funzione della loro attinenza al percorso scientifico al fine di mantenere il rigore dell’impianto originario.
Per l’occasione è stata realizzata una pubblicazione ad hoc con le schede critiche, bibliografiche ed espositive delle nuove opere esposte.
Sede della mostra: Novara, Castello Visconteo Sforzesco, piazza Martiri della Libertà n. 3
Durata: Dal 24 ottobre 2020 al 2 giugno 2021 - Orari: Lunedì - domenica 10,00 – 19,00
Info: www.metsarte.it



LA LUCE DEL VERO - Pittura in Liguria tra '800 e '900

LA LUCE DEL VERO - Pittura in Liguria tra '800 e '900

Dal 8 ottobre al 18 dicembre 2020, la Galleria Enrico presenterà una Collettiva di Pittura ligure tra '800 e '900 nella sede di Genova, in Via Garibaldi 29R.
L'ampia rassegna comprende dipinti di Antonio Varni, Pompeo Mariani, Giorgio Belloni, Antonio Discovolo, Plinio Nomellini, Rubaldo Merello, Cornelio Geranzani, Giuseppe Cominetti, Sexto Canegallo, Alberto Salietti, Emanuele Rambaldi e altri.

Sede della mostra:
Enrico Gallerie d'Arte - Via Garibaldi 29R - Genova

Durata della mostra:
08 ottobre - 18 dicembre 2020

Orari:
Dal martedì al sabato: 10 - 13.00 / 14,30 - 19.30
Domenica e lunedì: chiuso



ANIMA MUNDI. Il sentimento del colore 1850 - 1950

ANIMA MUNDI. Il sentimento del colore 1850 - 1950

La mostra, che il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea Mario Rimoldi delle Regole d’Ampezzo propone per la stagione invernale è un percorso suggestivo dentro al quale si snodano quattro differenti tematiche che guardano al Paesaggio, al Ritratto nelle scene di vita quotidiana, al Lavoro dell’uomo, e termina con un omaggio a quattro figure femminili del secolo scorso: Emma Ciardi; Rosetta Fontanarosa; Lina Rosso e Alis Levi.
In questo contesto saranno esposti 80 dipinti provenienti da importanti collezioni private, da Fondazioni Bancarie e una selezione delle opere della prestigiosa collezione Mario Rimoldi.
Lo sguardo ammiccante della misteriosa Madame X di Giovanni Boldini è la piccola istantanea di una scena sensuale e segreta che ci porta all’interno di una mostra affascinante: un percorso attraverso il sentimento del colore nella pittura italiana e veneta tra Ottocento e Novecento.
Dalle ‘divine’ e mondane donne immortalate dai parisien d’Italie, la rassegna si addentra poi nell’impresa di narrare i mille volti del paesaggio con un nucleo consistente di opere degli innovatori della pittura veneta dell’Ottocento: Guglielmo Ciardi; Ettore Tito; Giacomo Favretto; Alessandro Milesi e Luigi Nono. Un paesaggio che parte dalle incantevoli vedute della ‘sensuale’ Venezia fino a raggiungere lo spirito della montagna che si apre ai grandi spazi, alla vastità dei cieli, alla solennità di una veduta che si rigenera nella serenità e nella quiete dei luoghi d’affezione.
Il lavoro e la fatica dell’uomo, è un altro dei temi che la mostra affronta con spettacolari dipinti del Novecento tra i quali: La zolfara, di Renato Guttuso; Scaricatori di carbone di Armando Pizzinato e le Donne al telaio, di Fortunato Depero che l’artista inserisce in quel teatro plastico dentro al quale il soggetto si trasforma in automa e manichino di se stesso.
Una particolare sezione della mostra è dedicata a quattro donne che hanno saputo rinnovare il linguaggio pittorico con una forte sensibilità femminile: Emma Ciardi, Lina Rosso, Rosetta Fontanarosa e Alis Levi, raffinata e colta pittrice inglese, che sceglie Cortina d’Ampezzo quale luogo dell’anima e che rimane la protagonista di un milieu intellettuale tra Venezia e la città Ampezzana. Tutte queste opere sono esposte in dialogo con la collezione Mario Rimoldi, che presenta al secondo piano del Museo una selezione dei dipinti scelti per un approfondimento sui temi della mostra.
Una sezione particolare sarà dedicata ai suggestivi paesaggi innevati, ritratti dagli autori nei diversi luoghi, tra i quali: Venezia, Milano e naturalmente Cortina. L’esposizione presenta inoltre una piccola sezione dedicata a quattro artisti contemporanei che si confrontano con i temi della mostra, la sezione denominata: Suggestioni Contemporanee presenta le opere di: Andrés David Carrara, Leonardo D’Este, Serena Nono, Beppe Saretta. Al secondo piano del Museo è allestita un’ampia selezione delle opere della prestigiosa collezione Mario Rimoldi in linea con le tematiche e i linguaggi presentati dalla mostra Anima Mundi, oltre ad alcune opere di autori contemporanei, anch’essi in stretto dialogo con essa: Paolo Barozzi, Franca Coppadoro, Gianfranco Mantovani Orsetti, Mario Sollazzo.
Sede della mostra: Museo Mario Rimoldi di Cortina d'Ampezzo. Durata: 6 Dicembre 2019 - 02 Febbraio 2020. Orari: 10 - 12,30 / 15,30 - 19,30.



MODENANTIQUARIA. XXXIV MOSTRA DI ANTIQUARIATO

MODENANTIQUARIA. XXXIV MOSTRA DI ANTIQUARIATO

Dal 8 al 16 Febbraio la Galleria Enrico parteciperà a Modenantiquaria, Padiglione Excelsior.
La XXXIV Edizione segna l’anno del vero record per Modenantiquaria che spicca il volo alla conquista d’Europa dopo aver incantato il cuore degli Italiani.
Selezionatissime le Gallerie partecipanti che esporranno opere di immenso valore, opere d’arte di nomi grandi e inimitabili: da Tintoretto a Cagnacci e Guercino, da Giovanni Boldini a Andy Wharol e Fontana.Meta ambita e punto di incontro di Collezionisti d’arte, designer ed esperti alla ricerca del pezzo unico per grandi collezioni internazionali e per i più famosi Musei del mondo ma anche di appassionati e di amanti dell’arte e della ricercatezza.
All’interno del Padiglione capolavori unici di pittura italiana dell’ottocento e del novecento.
Grande Arte, grande Bellezza, grande Passione.
Orari: Lunedì, martedì e mercoledì dalle 15:00 alle 20:00
Giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 10:30 alle 20:00
Sede della mostra: Quartiere Fieristico ModenaFiere, via Virgilio 70



DIVISIONISMO. LA RIVOLUZIONE DELLA LUCE

DIVISIONISMO. LA RIVOLUZIONE DELLA LUCE

La grande mostra Divisionismo La rivoluzione della luce che apre il 23 novembre sino al 5 aprile 2020 a Novara nella magnifica cornice del Castello Visconteo Sforzesco ha l’ambizione di essere la più importante mostra dedicata al Divisionismo realizzata negli ultimi anni, movimento giustamente considerato prima avanguardia in Italia.
Per la sua posizione geografica, a quarantacinque chilometri dal Monferrato, fonte iconografica imprescindibile nell’opera di Angelo Morbelli, e appena più di cento dalla Volpedo di Giuseppe Pellizza, senza dimenticare la Valle Vigezzo di Carlo Fornara, Novara è infatti luogo deputato per ospitare questa rassegna, incentrata sul Divisionismo lombardo-piemontese: i rapporti con il territorio ne hanno determinato le scelte e il taglio complessivo.
Il Divisionismo nasce a Milano, sulla stessa premessa del Neo-Impressionnisme francese – meglio noto come Pointillisme -, senza tuttavia che si possa parlare di influenza diretta. Muove dall’idea che lo studio dei trattati d’ottica, che hanno rivoluzionato il concetto di colore, debba determinare la tecnica del pittore moderno. Si sviluppa nel Nord d’Italia, grazie soprattutto al sostegno di Vittore Grubicy de Dragon, mercante d’arte, critico, pubblicista e a sua volta pittore, che con il fratello Alberto gestisce a partire del 1876 una galleria d’arte a Milano. E’ Vittore a diffondere tra i pittori della sua scuderia il principio della sostituzione della miscela chimica dei colori tradizionalmente ottenuta sulla tavolozza, con un approccio diretto all’accostamento dei toni complementari sulla tela. Da dato chimico, il colore diventa fenomeno ottico e alla dovuta distanza l’occhio dello spettatore può ricomporre le pennellate staccate in una sintesi tonale, percependo una maggior luminosità nel dipinto.
Presto il Divisionismo da Milano e dalla Lombardia si allarga al Piemonte: la pennellata divisa è destinata a diventare strumento privilegiato nella traduzione di una poetica della natura o di una messa a fuoco delle tematiche sociali. Solo Gaetano Previati, irreducibilmente antirealista sin dagli esordi, elabora una visione simbolista che scaturisce dal mito, da un’interpretazione visionaria della storia o dall’iconografia cristiana, agli antipodi di quella di Segantini sempre legata alla radice naturalista di una percezione panica dell’alta quota.
Ordinata in otto sezioni tematiche, l’esposizione consta di settanta opere tutte di grande qualità e bellezza, provenienti da importanti musei e istituzioni pubbliche e da collezioni private.
Un catalogo scientifico accompagna l’esposizione. Il saggio della curatrice è corredato da schede biografiche degli artisti, con schede critiche delle singole opere affidate agli specialisti di riferimento e apparati bibliografici ed espositivi.
Una mostra dunque di grande respiro, un percorso ricco e affascinante tra le opere più significative dei maestri divisionisti italiani in un luogo, l’imponente Castello Visconteo Sforzesco, ricco di storia e ristrutturato a regola d’arte per una vocazione museale.
Sede della mostra: Castello Visconteo Sforzesco, Novara. Orari: Martedì – domenica 10,00 – 19,00.



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